Carta per acquerelli ed altre tecniche
La tecnica della pittura ad acquerello (o acquarello) è nata nel Rinascimento. Il supporto cartaceo è l’ideale per lo svolgimento di questa tecnica; nell’epoca in cui nacque e per diversi secoli l’unico modo di fabbricare la carta era quello della “carta a mano”, che rimane la tipologia di carta ideale per questa forma espressiva.
A partire dalla seconda metà dell’800, il progresso tecnico ha consentito di fabbricare, sulle macchine “in tondo” una buona imitazione delle carte a mano, oggi le più diffuse in assoluto, che rimangono però una imitazione per quanto ben fatte.
La vera “carta a mano” per acquerello deve avere diverse caratteristiche, inimitabili tramite la fabbricazione a macchina:- I quattro bordi devono essere tutti naturali: nella carta a mano lo sono per natura (sono la dimensione del foglio fissata dalla tela formatrice) mentre le carte industriali sono prodotte in rotoli che successivamente vengono tagliati (o strappati per imitare la fabbricazione manuale). I fabbricanti di carte a macchina per acquerello cercano di mantenere almeno un lato naturale per dare maggior pregio al loro prodotto. Le carte ha mano non hanno bisogno di questi artifizi.
- La carta a mano non ha senso di fibra perché le particelle vegetali che la compongono non sono state forzate dal moto circolare della macchina ad assumere una direzione particolare.
- La superficie è naturale, così come il foglio nasce dalle mani del “mastro cartaio” e al tatto si rivela particolarmente “morbida”.
Altre caratteristiche che devono avere le carte per acquerello, fabbricate a mano o a macchina, sono:
- Il grado di ph deve essere neutro, normalmente 7, in modo che la carta sia inattaccabile da muffe e rimanga inalterata nel tempo.
- La materia prima deve essere al 100% di fibre naturali, preferibilmente di cotone. Spesso le carte industriali hanno solo una percentuale di cotone perché, per ragioni di costo, si aggiunge una parte, a volte predominante, della meno pregiata cellulosa ricavata industrialmente dagli alberi.
- La collatura deve essere omogenea, sia in superficie che all’interno del foglio, per evitare che le fibre assorbano in modo incontrollato i colori a base acquea.
Il mastro cartaio che si è assunto l’onere di istruire i ragazzi peruviani vanta, nel suo curriculum, una vasta esperienza nella fabbricazione del famoso tipo “Esportazione”, ad oggi considerato il top nella qualità delle carte per acquerello.
La materia prima impiegata è esclusivamente cotone locale, i famosi tipi Pime e Tanguiz, celebri per la resistenza ed il piccolo calibro delle loro fibre. La collatura è eseguita in pasta, di modo da essere perfettamente omogenea e il ph sorvegliato attentamente.
Non soddisfatti, il processo di miglioramento continua con l'obiettivo di raggiungere la certificazione ISO 11108 (standard internazionale per le cosiddette carte da archivio) che ora copriamo parzialmente.
Le carte per artisti prodotte dalla Papelera Don Bosco danno ottimi risultati anche usando tecniche diverse dall’acquerello: sono state testate per il disegno a matita (anche grassa), tempera, guache, olio, inchiostro di china e tecniche orientali, incisioni, collages e si prestano ottimamente a tutti i sistemi di stampa: dalla tradizionale tipografia alla xilografia, dalla litografia ai moderni sistemi di stampa digitale.
È un sentire comune che l’alta qualità sia sinonimo di prezzo elevato: nel caso delle carte della Papelera Don Bosco ciò non corrisponde a verità. Il fatto di produrre in un paese in via di sviluppo come il Perù consente di avere, pur nel rispetto di un giusto salario verso i ragazzi-lavoratori locali, dei costi assai contenuti che compensano largamente le spese di trasporto per via aerea.
É anche possibile produrre, per Accademie d’arte, produzione di tirature limitate o ogni altra necessità di identificazione e pregio, la carta con il proprio logo o sigla in filigrana, anche su quantitativi ridotti.Le carte della Papelera Don Bosco hanno in aggiunta un plus valore, invisibile ma profondamente significativo: acquistando i suoi prodotti si compie anche un’opera benefica, sia perché si contribuisce al sostentamento di venti giovani volonterosi e capaci delle desolate periferie urbane, sia perché tutti i profitti (e le quote di ammortamento dello stabile, dei macchinari e dei costi di istruzione, frutto di donazioni) sono destinati alle opere sociali della Missione, quali asili infantili, mense per i poveri, oratorio per i ragazzi di strada, assistenza agli anziani e farmacia gratuita per i poveri.